mercoledì 30 dicembre 2015

[Classifica] Il mio 2015 in 20 film (10 buoni e 10 cattivi)

PREMESSA

Non sono il tipo che va al cinema per una serata in compagnia. No.
Io sono uno di quelli che va al cinema a vedere un film e per me il cinema non è solo un frivolo passatempo o un rifugio dal gelo (quale gelo poi? che è passato Natale, fa un caldo preoccupante e c'è pure chi fa finta che vada tutto bene e cerca di convincere se stesso e gli altri che, tutto sommato, non siamo una razza di pezzi di merda) e dalle serate in cui non si ha voglia di andare a chiudersi in qualche capannone di periferia ad ascoltare pessima musica, ma molto di più. Vado in sala ed esco felice se il film è bello e mi incazzo e sto male se è brutto. Lo faccio a gennaio e d'estate, perchè il cinema è arte prima ancora di essere intrattenimento e in quanto tale non merita di essere relegato a mera "passione stagionale". 
Proprio per questo mi sconfortano annate come quella appena trascorsa in cui di film eccelsi pare che ne abbiano girati davvero pochi. Certo, sono usciti tantissimi film bellocci, discreti, addirittura buoni. Non ho avuto il tempo di recensire tutta la settantina di novità viste nel 2015 e quindi, anche andando a ritroso sul blog, ne troverete solo una parte. Nella classifica sono rientrati anche film di cui non ho scritto la recensione.
Eccoli qua;
1.
MAD MAX: FURY ROAD (Australia, 2015) di G. Miller

2.
MIA MADRE (Italia, 2015) di N. Moretti

3.
FRANCOFONIA (Francia-Germania-Paesi Bassi, 2015) di A. Sokurov

4.
BABADOOK (Australia, 2015) di J. Kent
5.
VIZIO DI FORMA (USA, 2015) di P.T. Anderson

6.
BIRDMAN (USA, 2015) di A.G. Inarritu

7.
ITALIANO MEDIO (Italia, 2015) di M.Capatonda


8.
AMERICAN SNIPER  (USA, 2015) di C. Eastwood

9.
LA VITA E' FACILE AD OCCHI CHIUSI (Spagna, 2015) di D. Trueba

10.
BLACKHAT (USA, 2015) di M. Mann

RISERVE: rimangono fuori dalla lista ma sono comunque da vedere Suburra di Sollima, Il racconto dei racconti di Garrone, Foxcatcher di Bennett Miller, Cold In July di Mickle, John Wick di Leitch e Stahelski, Black Sea di Kevin MacDonald, Wild Horses di Robert Duvall (non so neanche se in Italia è arrivato, perchè l'ho visto in streaming coi sottotitoli), Irrational Man di Woody Allen, Predestination dei fratelli Spierig, Le streghe son tornate di Alex De La Iglesia, Crimson Peak di Guillermo del Toro, Heart Of The Sea di Ron Howard, Wolf Creek 2 di Greg McLean e, ovviamente, Star Wars: Il risveglio della forza di J.J. Abrams.

I peggiori 10

1.
GAME THERAPY (Italia-USA, 2015) di R. Travis


2.
F4NTASTIC FOUR- I FANTASTICI QUATTRO (USA, 2015) di J. Trank


3.
MATRIMONIO AL SUD (Italia, 2015) di P. Costella


4.
CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO (USA, 2015) di S. Taylor-Johnson


5.
OUIJA (USA, 2015) di S. White


6.
L'ORIANA (Italia, 2015) di M. Turco


7.
SI ACCETTANO MIRACOLI (Italia, 2015) di A. Siani


8.
LA RISPOSTA E' NELLE STELLE (USA, 2015) di G. Tillman Jr.


9.
TERMINATOR GENISYS (USA, 2015) di A. Taylor


10.
THE GUNMAN (USA, 2015) di P. Morel

APPENDICE

Il cinefumetto dell'anno: Ant-Man (USA, 2015) di P. Reed. Un film che vince a mani basse e non fa prigionieri. Si ride e di gusto. Il miglior film Marvel da un anno a questa parte, non bello come i Guardiani ma comunque inteso e girato con lo stesso spirito. Cast "economico" e forse proprio per questo azzeccatissimo. Gag spassose.
Il war-movie dell'anno: Fury (USA, 2015) di D.Ayer. Quanto era che non usciva un film sulla Seconda Guerra Mondiale così? Tanto. Anni, molto probabilmente. Ayer gira senza troppi fronzoli un'epopea al termine della guerra con un Brad Pitt magnifico. Effetti crudi, regia asciutta. Un'opera bellica imprescindibile anche per chi non ama il genere.
L'action-movie dell'anno: Everly (USA, 2015) di J. Lynch. Questo è un piccolo gioiellino, un film di azione perfetto di cui nessuno o quasi ha parlato. Sarà la Hayek, sarà un certo "tocco" da maestro di seconda categoria, ma Everly è un film dove non c'è una inquadratura sprecata. E' come guardare un quadro uscito dalla scuola di qualche grande pittore. Ecco, questo revenge-movie arriva diretto dalla scuola di Robert Rodriguez, e non fa sconti a nessuno.
Lo sci-fi dell'anno: Humandroid (USA-Messico Sud-Africa, 2015) di N. Blomkamp. E vabbè. Blomkamp è uno dei massimi autori del cinema emersi negli anni Duemila. Il suo ultimo film, Chappie (che da noi è diventato Humandroid), non varrà District 9 o Elysium, ma è una perla di fantascienza cyberpunk come nessun altro saprebbe girare. Se ne potrebbe parlare a lungo anche senza sprecare troppi aggettivi, ma non se ne potrebbe parlare che bene.
Il sequel dell'anno: Jurassic World (USA, 2015) di C. Trevorrow. Ventilato a più riprese e in produzione dal 2004, Jurassic World è il film per cui in tanti nutrivano una speranza e si sono ritrovati alle prese con un qualcosa di, letteralmente, bigger than nature. Superiore alle aspettative dei fan più cerebrolesi, il film di Trevorrow è senza ombra di dubbio il miglior seguito mai dato al film di Spielberg uscito nel lontano 1993. Così, tanto per dire...
Il miglior film di animazione: Inside Out (USA, 2015) di P. Docter e R. Del Carmine. Un capolavoro del cinema di animazione degli ultimi anni. Pixar al massimo della sua espressione. Per bambini e per adulti. Addirittura forse più per adulti. Educativo, frizzante, geniale, ben scritto e ben disegnato. Imperdibile.
Il "meglio tardi che mai" dell'anno: The Iceman (USA, 2015) di A. Vromen. Film del 2013 arrivato da noi con quel paio di anni di ritardo. Se esiste un film di gangster da vedere negli ultimi anni, è questo. Dalla prima all'ultima inquadratura. Michael Shannon non ha nulla da invidiare a qualsiasi altro gangster del cinema di serie A.
Il miglior documentario dell'anno: Janis (USA, 2015) di A. Berg. Sarà che a me piace la musica, ma Janis è davvero ben fatto e curato. Un progetto condotto a termine con amore, domande intelligenti e una scelta di repertorio e materiale d'archivio da fare invidia a chiunque.
Il grande assente dell'anno: The Green Inferno (Messico-USA, 2015) di E. Roth. Tanto cicaleccio. Tanta attesa. Alla fine, mi è passata la voglia e- anche su consiglio di un amico con cui abbiamo visto tutti i film di Eli Roth insieme -io The Green Inferno non l'ho visto. Forse nel 2016...















martedì 29 dicembre 2015

[Classifica] il mio 2015 in 10 dischi (e pochi più)

PREMESSA.

Parafrasando l'avvocato Covelli, "anche questo 2015 se lo semo levato dalle palle".
La prima cosa che mi è saltata agli occhi quest'anno sono state le classifiche dei migliori dischi stilate dalle riviste "cardine" del settore: Rolling Stone, Mojo, NME hanno pubblicato le loro ormai un mese fa, presentando in larga parte o musica che non conoscevo o musica che mi aveva fatto cacare (soprattutto, NME, che mi ha fatto pensare a tutti i soldi spesi male, durante il biennio 2008-2009, nelle librerie Feltrinelli per comprarne copie di importazione). Forse sono fuori dai giochi, ma mi pare che oggi ci sia un maggiore bisogno di liste di dischi da cui stare lontani. Di buona musica ne circola poca e quella poca non è niente di nuovo.
Non è sempre stato così e me ne sono reso conto durante l'anno appena trascorso, quando ho inaugurato una nuova sottosezione di Suggestioni uditive, ovvero il #tbt, una serie di classifiche che usciva il giovedì in cui presentavo il meglio dei decenni precedenti (2005, 1995, 1985, ecc.). Scegliere dieci dischi di anni come il '75 o il '95 è stato proibitivo: troppi capolavori, purtroppo, finiscono col rimanere fuori. Oggi il problema non si pone. 
I dieci migliori album del mio 2015 non cambieranno la storia della musica, ma non posso lamentarmi dell'assenza di varietà. Spaziano dall'alternative rock al metal, dal country al free jazz. C'è un bellissimo disco strumentale per chitarra solista e- udite, udite -anche un album italiano.
1.
Tex Perkins & The Dark Horses, Tunnel At The End Of The Light 
(Dark Horse Records)

2.
Slayer, Repentless (Nuclear Blast)

3.
Chris Stapleton, Traveller (Mercury Records)

4.
Kamasi Washington, The Epic (Brainfeeder Records, 3 Cd)

5.
Daniel Bachman, River (Three Lobed Recordings)

6.
Calexico, Edge Of The Sun (High Note Records)

7.
Dave Rawlings Machine, Nashville Obsolete (Acony Records)

8.
Los Lobos, Gates Of Gold (429 Records)

9.
The Gang, Sangue e cenere (Rumble Beat Records)

10.
James McCurtry, Complicated Game (Blue Rose Records)

LIVE ROCK.
Gregg Allman, Live Back To Macon, GA (Universal Music, 2 Cd)














Se la son giocata splendidamente anche Live At The Music Hall dei Phosphorescent e Fare Thee Well, testimonianza del concerto d'addio di una delle più grandi band di tutti i tempi, ossia i Grateful Dead. 

LIVE JAZZ.
Charlie Haden & Gonzalo Rubalcaba, Tokyo Adagio (Impulse! Records)


Magnifici anche Made In Chicago (ECM) di Jack DeJohnette e amici e il "ritrovato" Offering: Live At Temple University (Impulse! Records, 2 Cd) di John Coltrane.

IL DISCO RAP.
Kendrick Lamar, To Pimp A Butterfly (Interscope Records)

Non sono appassionato di rap e hip-hop come lo sono di altri generi musicali, ma questo disco è veramente bello. Da qualunque lato lo si ascolti, è un capolavoro. Testi, basi, arrangiamenti, collaboratori, produzione. Mi hanno passato e consigliato altre cose davvero buone nell'ambito, ma non c'è storia. Kendrick Lamar, col suo terzo album, si conferma uno dei più validi talenti del genere in ambito internazionale.

IL DISCO ELETTRONICO.
Nero, Between II Worlds (Virgin Records)

LA COLONNA SONORA.
AA.VV., True Detective- Music From The HBO Series (Harvest Records)
Il meglio dei brani estratti dalle prime due stagioni di True Detective. Musiche meravigliose selezionate, prodotte e talvlolta perfino scritte e suonate da T-Bone Burnett. Incompleta, sicuramente, ma molto ben fatta.

IL TRIBUTE ALBUM.
AA.VV., The House Is Rockin'- A Tribute To Stevie Ray Vaughan (Deadline Records)


IL COFANETTO.
Bruce Springsteen, The Ties That Bind: "The River" Collection
(Columbia Records, 4Cd+3 DVD)

[Questo post è dedicato ad uno dei più grandi artisti del rock&roll, nato e vissuto per le nostre emozioni: Lemmy Kilmister (24/12/1945-28/12/2015).]