venerdì 28 luglio 2017

Arcade Fire, "Everything Now" [Suggestioni uditive]

Arcade Fire,
Everything Now
(Columbia Records, 2017)
1/2















"L'avanguardia alternativa non fa sconti comitiva/
l'avanguardia è molto dura e per questo fa paura."
                                                              Skiantos, Largo all'avanguardia (1978)

Non ne ho molti, in verità, ma alcuni conoscenti che mi invitano ad ascoltare in misura maggiore musica alternativa e che mi consigliano gruppi di tendenza, nomi dell'indie (straniero o, peggio ancora, italiano) in cui pare che si intraveda il futuro ogni tanto si fanno vivi. Sono gli stessi che perseverano nel consigliarmi di installare nuovamente- stavolta abbonandomi -Spotify. Ma mentre sul secondo punto non transigo, ogni tanto mi presto volentieri a certi esperimenti. A volte va bene, altre va male. Recentemente mi è andata bene, specie con le ultime cose di Peter Rowan, Marty Stewart, Ginevra di Marco, Mark Eitzel, CRB, Eric Andersen, Nathaniel Rateliff e, uscendo dai sentieri prettamente rock o derivanti da esso, Ambrose Akinmusire (un trombettista scoperto grazie a un amico di Facebook di cui consiglio fortemente il recente A Rift in Decorum). Non sto, ovviamente, a sottolineare che i Gov't Mule hanno da poco pubblicato uno dei più bei dischi in studio della loro carriera, che Chuck di Chuck Berry continua a girare che è una bellezza, che i Rolling Stones continuano a farci dei bei regali (si fa per dire) tirando fuori materiale dagli archivi (l'ultimo grande colpo lo hanno fatto col cd di Ladies and Gentlemen, furiosa cronaca di una serata texana del tour di Exile già riemersa in formato video quattro anni or sono).
Ma può anche andar male. Ad esempio quando, per tre quarti d'ora, dedido veramente di essere alternativo, indie e di tendenza ascoltando Everything Now, quinto album degli Arcade Fire che aspettavo con una certa curiosità e di cui mi sono interessato essenzialmente per tre motivi: il primo, la copertina, molto nelle mie corde; il secondo, la co-produzione di tre dei miei miti che rispondono ai nomi di Thomas Bangalter (Daft Punk), Steve Mackey (Pulp) e Geoff Barrow (Portishead); il terzo è che io i dischi degli Arcade Fire li ho sentiti tutti, ho sempre trovato tempo per ascoltarli da cima a fondo (come, del resto, tutti dovremmo fruire la musica) e mi sono sempre sembrati un gruppo interessante ma paralizzato, prigioniero di una confusione di intenti che, dopo tutto questo tempo, mi pare li abbia condotti a una pochezza di idee sconcertante.
Quattro anni fa, avevo recensito Reflector affibbiandogli due stelle, ma questo Everything Now è davvero peggio: un'accozaglia di suoni, di quelli che ti fanno subito correre a metter mano a South of Heaven degli Slayer o a una compilation di Coleman Hawkins, di quelli che ti fanno domandare come sia possibile non tanto intravedere del buono in questa musica (io sono prevenuto, quindi è normale che finisca col sembrarmi merda), ma anche solo perderci tempo recensendola e scrivendone scomodando termini desueti perfino per gli standard dell'Accademia della Crusca. Alla fine di tutto, gli Arcade Fire rispettano uno schema che, per me, condividono coi Radiohead: sono trendy (ovvero, ad ogni cureggia se ne parla sempre tanto e più del dovuto), ma ormai mi basta l'ascolto di metà di uno qualsiasi dei loro dischi (un disco di quarantasette minuti, non un doppio album) per farmi domandare come può tanta gente- gente che la musica la segue pure -impazzire per delle palle simili. Sono passati dal Visarno di recente e pure di quel concerto ho letto recensioni completamente stordite: perchè ditemi voi se non è da storditi gridare al miracolo ad ogni nota suonata in ogni concerto di Arcade Fire, Tame Impala, Sufjan Stevens, ecc.? Poi, ci mancherebbe, queste persone fanno benissimo a coltivare i propri gusti e le proprie tendenze, ma un ripassino di musica seria sarebbe auspicabile. E non lo dico nè per partito preso, nè per retromania (la detesto), ma perchè un disco dei Led Zeppelin cancella l'intera carriera di uno a caso dei gruppi citati.

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